1 - Conto Termico 2.0 (DM 16/02/2016)1a) Le certificazioni richieste nel Conto Termico 2.0 (DM 16/02/2016) si riferiscono agli apparecchi o alle lampade?La parola Lampada / lampade risulta di fatto un termine di significato generico, utilizzato in modo impreciso: da sempre purtroppo la parola "Lampada" è utilizzata per definire sia una sorgente luminosa, sia un apparecchio di illuminazione.
D'altra parte, nei testi del Conto Termico 2.0 (DM 16/02/2016) la contraddizione c'è:In pratica nell'allegato del
DM 16/02/2016 si parla solo di lampade, mentre nelle regole tecniche del GSE al punto i) di parla di lampade e
di apparecchi di illuminazione;
sembra pertanto che il GSE abbia recepito e "corretto" quanto indicato nel DM 16/02/2016.
Nell'Allegato DM 16/02/2016 è indicato quanto segue:www.gse.itPer interventi di sostituzione di sistemi di illuminazione d'interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi a led o a più alta efficienza:
a) le lampade devono essere certificate da laboratori accreditati anche per quanto riguarda le caratteristiche fotometriche (solido fotometrico, resa cromatica, flusso luminoso, efficienza), nonché per la loro conformità ai criteri di sicurezza e di compatibilità elettromagnetica previsti dalle norme tecniche vigenti e recanti la marcatura CE;
b) le lampade devono rispettare i seguenti requisiti tecnici:
i. indice di resa cromatica >80 per l'illuminazione d'interni e >60 per l'illuminazione delle pertinenze esterne degli edifici;
ii. efficienza luminosa minima: 80 lm/W.
c) la potenza installata delle lampade non deve supera re il 50% della potenza sostituita, nel rispetto dei criteri illuminotecnici previsti dalla normativa vigente;
d) gli apparecchi di illuminazione devono rispettare i requisiti minimi definiti dai regolamenti comunitari emanati ai sensi della direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e devono avere almeno le stesse caratteristiche tecnico funzionali di quelli sostituiti e permettere il rispetto dei requisiti normativi d'impianto previsti dalle norme UNI e CEI vigenti;
e) i sistemi di illuminazione esterni o emittenti verso l'esterno sono realizzati in conformità alla normativa sull'inquinamento luminoso e sulla sicurezza, ove presente.
Per interventi relativi all'installazione di sistemi di building automation è consentito l'accesso alle sole tecnologie afferenti almeno alla classe B della Norma EN 15232.
Nelle regole tecniche del GSE è indicato quanto segue: www.gse.itRequisiti tecnici per l'accesso all'incentivo (Allegato I del Decreto)Di seguito sono riportati i requisiti minimi richiesti per l'accesso all'incentivo:
i. le lampade e gli apparecchi di illuminazione devono essere certificati da laboratori accreditati anche per quanto riguarda le caratteristiche fotometriche (solido fotometrico, resa cromatica, flusso luminoso, efficienza luminosa), nonché per la loro conformità ai criteri di sicurezza e di compatibilità elettromagnetica previsti dalle norme tecniche vigenti e recanti la marcatura CE;
ii. le lampade devono rispettare i seguenti requisiti tecnici:
a. Indice di resa cromatica (IRC) > 80 per l'illuminazione d'interni e > 60 per l'illuminazione delle pertinenze esterne degli edifici;
b. Efficienza luminosa minima: 80 lm/W;
iii. la potenza installata delle lampade non deve supero re il 50% della potenza sostituita per la stessa zona da illuminare, nel rispetto dei criteri illuminotecnici previsti dalla normativa vigente;
iv. gli apparecchi di illuminazione devono rispettare i requisiti minimi definiti dai regolamenti comunitari emanati ai sensi della direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e devono avere almeno le stesse caratteristiche tecnico funzionali di quelli sostituiti e permettere il rispetto dei requisiti normativi d'impianto previsti dalle norme UNI e CEI vigenti;
v. i sistemi di illuminazione esterni o emittenti verso l'esterno sono realizzati in conformità alla normativa sull'inquinamento luminoso e sulla sicurezza, ove presenti;
1b) Nella collezione 3F Filippi ci sono apparecchi che consentono l’accesso agli incentivi del Conto Termico 2.0 (DM 16/02/2016)?Si, nella collezione 3F Filippi ci sono apparecchi che consentono l’accesso agli incentivi del Conto Termico 2.0 (DM 16/02/2016), per maggiori informazioni contattare gli Uffici Tecnici di 3F Filippi.
2 - Quali sono le certificazioni in possesso di 3F Filippi?3F Filippi S.p.A. è certificata:
- ISO 9001:2015, Certificato n. 9130.3FFI;
- ISO 14001:2015, Certificato n. 9191.3FF2;
il suo Laboratorio Prove è certificato "CTFs livello 2" sotto sorveglianza di Ente Terzo riconosciuto.
- Certificato Ref. No. IMQ-078/CTF2-F, per categoria LITE - EMC
il suo Laboratorio Fotometrico dotato di goniofotometro a specchio rotante è certificato "CTFs livello 2" sotto sorveglianza di Ente Terzo riconosciuto.
- Certificato Ref. No. IMQ-350/CTF2-B, per categoria Fotometria e Spettrometria
Tutti i certificati sopra indicati sono scaricabili dalla sezione
Certificazioni e garanzie.
3F Filippi rilascia schede tecniche, dichiarazioni di conformità di prodotto ed elaborati illuminotecnici, a seguito di prove effettuate all'interno dei propri laboratori certificati (sopra descritti).
3 - I cavi interni agli apparecchi (a canale o singoli) devono essere CPR?No, i cavi di cablaggio e i cavi passanti all'interno di un sistema (canale) luminoso fanno parte integrante dell'apparecchio di illuminazione, come previsto dalla norma CEI EN 60598-1 (rif. TNE 3/16, pag. 5).
Non è richiesto che i cavi interni agli apparecchi utilizzatori siano CPR (rif. TNE 6/17, pag. 4, colonna sinistra, primo pallino).
A sostegno di quanto sopra indicato alleghiamo anche documento ASSIL (Associazione Nazionale Produttori Illuminazione).4 - Gli apparecchi in emergenza EP o ENP possono essere prodotti con controllo locale o centralizzato?Gli apparecchi con cablaggio d'emergenza EP e ENP, a richiesta, possono essere prodotti con dispositivo di test locale e possono essere predisposti per il controllo centralizzato.